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Il Centro e le Frazioni


Descrizione

Il territorio di Serravalle, oltre al nucleo centrale, conta attualmente tre frazioni principali: Vintebbio, Piane e Bornate che furono comuni indipendenti fino al 1927, anno in cui vennero aggregati al comune di Serravalle.
Vintebbio è costituito da un nastro di case che si srotola lambito dalle acque un tempo limpide della Sesia.
Dell'antico sistema difensivo oggi è rimasto il Castello: ma di questo possente maniero, costruito, per ordine dei vescovi di Vercelli, con pietre della Sesia, non restano che pochi brandelli di muro inghiottiti dalla vegetazione.
Fra le rovine spiccano alcuni interessanti elementi costruttivi: le feritoie della torre occidentale, alcune bifore, resti dell'ingresso e il fregio a denti di lupo della torre d'avancorpo meridionale.
Ai piedi del castello sorge la Chiesa di San Giuseppe, antica parrocchiale prima del 1667, anno in cui venne costruita la Chiesa di Sant'Eusebio.
San Giuseppe conserva al suo interno frammenti di affreschi del XVI secolo, ed è stata recentemente restaurata.
Di fronte a San Giuseppe, su una roccia chiamata il "sasso della Madonna", sorge la Chiesa della Madonna del Rosario, costruita nel 1628, forse incorporando un antico pilone votivo destinato a proteggere il paese dalle piene del fiume Sesia.
A Vintebbio esiste anche una Chiesa evangelica, frequentata dalla comunità protestante costituitasi nel 1927.
Poco lontano dalla statale 142, mimetizzata dal verde di una vallicella digradante, sorge Piane, costituita da dieci "cantoni": San Giacomo, Casa Quazzo, Imbrico, Bertola, Martellone, La Sella, De Ambrosis, Naula, Mazzone e Mazzone Sopra o Castorino.
Un simile decentramento è stato originato nei secoli passati da alcuni cascinali isolati, abitati da un primitivo nucleo familiare, che hanno poi preso il nome della famiglia originaria o un suo appellativo.
Il centro dell'antico comune di Piane presenta la seicentesca Parrocchiale di San Giacomo, il cui antico altare ligneo, scolpito e dorato, posto alle spalle dell'attuale, è di pregevolissima fattura. Degno di nota è anche l'Oratorio di San Carlo, che conserva una preziosa Pietà lignea policroma.
Una gradevole passeggiata può avere come meta la frazione Sella, raggruppata attorno alla fontana e al minuscolo Oratorio dell'Immacolata Concezione, preceduto da un portichetto con la volta a crociera.
Dopo aver attraversato Piane si arriva alla Catterà, un piccolo e pittoresco centro con le case strettamente addossate le une alle altre.
Il primo storico serravallese, Vercellino Bellini, nel 1617 scrisse che "Naula morendo diede vita et origine a Serravalle". Naula è un insediamento antichissimo. La sua pieve è nominata nel Codice vaticano 4322, che contiene il primo elenco conosciuto delle pievi vercellesi, compilato nel secolo X, ma che rispecchia una situazione anteriore, risalente al V-VI secolo.
La romanica Pieve di Santa Maria di Naula è una chiesa costruita dal popolo, ricca di un fascino particolare, accentuato dai frondosi tassi che la ombreggiano e dagli affreschi, variamente data bili, che ne abbelliscono l'interno, tra quali segnaliamo una Madonna in trono che allatta il Bambino, di epoca tardo gotica.
Arrampicandoci lungo la "munta", il rettilineo in salita che porta a Serravalle, e appare la via principale del paese, corse Matteotti, con al centro, per uno strane gioco prospettico, il campanile, dalla sagoma pesante, fatto di pietre della Sesie e calcina.
Nei pressi sorge la seicentesca Parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Nicolao: al suo interno si possono ammirare affreschi del Borsetti e del Peracino.
L'antica parrocchiale era la Chiesa di San Martino, ubicata fuori dal paese, al centro dell'attuale cimitero, dalle linee e dai volumi settecenteschi.
Lungo l'ombroso viale che fiancheggia il cimitero, sorge l'imponente Santuario di Sant'Euseo, preceduto da una scenografica scalinata in granito bianco delle cave di Alzo.
Questo santuario, di impianto seicentesco, costituisce l'ampliamento di un antico tempietto, incorporato nella nuova fabbrica.
All'interno dell'edificio è conservato nella prima cappella a destra un affresco quattrocentesco, raffigurante i dodici Apostoli, sovrastati dal Cristo in mandorla, oggetto di restauro da parte della Soprintendenza ai beni artistici e storici.
Nella angusta valletta laterale del torrente Chezza sorge la piccola Chiesa della Madonna della Neve, meta di tranquille passeggiate estive. Bornate, popolosa frazione di Serravalle, centro di molte attività commerciali e artigiane, vanta antichissime origini. La Parrocchiale dell'Assunta risale al 1618, ma l'edificio più interessante e antico è la Chiesa del Nome di Maria, ubicata a ponente del paese.
Sulla facciata esterna si scorgono i resti di alcuni affreschi, datati 1453, purtroppo quasi completamente divorati dal tempo e dall'incuria degli uomini. Addentrandoci nei cortili interni si possono scoprire deliziose case a loggiati, che preannunciano l'architettura ad archi caratteristica della Valsesia.
A sud dell'abitato, sopra uno sperone roccioso, dominanti le valli del Sesia, del Sessera e dello Strona, sono ancora visibili i resti di un antico Castello, edificato con sassi di natura porfirica.

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