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Oratorio di San Bernardo



(Sec. XVIII)

Descrizione

Apertura: Prima domenica dopo ferragosto
Tariffe: Gratuito
Servizi Trasporto: con Fuoristrada (solo per giorno di festa)


Mi scriveva l'amico e concittadino Don Carlo Mazzone da Camasco nel 1936: "Vorrei cantassi un inno su S. Bernardo, oratorio che conobbe le fatiche gratuite e l'entusiasmo popolare ai tempi di mia gioventù".
E noi seguiremo il suo consiglio e riporteremo quello che il Teol. Pietro Marinone lasciò scritto nelle sue "memorie".


a) Gli inizi - S. Bernardo da Menthon, vissuto nel secolo X e XI e in onore del quale si intitolarono i due celebri Passi Alpini sui fianchi del Mont Blanc determinò in breve volgere di tempo anche tra gli abitanti dei monti della Valsesia e Valsessera, una corrente di simpatia e divozione verso di Lui. A Trivero, Ailoche, Foresto, alla Colma e sulla Cremosina di Valduggia, come in molte altre località, ebbe presto un oratorio proprio, e anche Bornate non volle essere ultimo nella divozione a questo Santo dei monti, affinché la sua protezione avesse ad estendersi, oltreché sulle persone in pericolo nei lavori su pei dirupi, anche sulle campagne sottostanti.

b) Origine dell'oratorio - Non si sa con certezza quando sul colle di S. Bernardo la popolazione di Bornate si dispose a edificarvi un piccolo oratorio. Carlo Bellini dice : "Fu fatto fabbricare affinché li di Bornate restassero sicuri da ogni grandine ".
Certo un piccolo tempietto doveva esistere già avanti fanno 1749, perché in detto tempo si costituì una amministrazione speciale dello oratorio e nel libro dei Conti, incominciato in questo medesimo anno, si parla nella testata di esazioni e spese in contemplazione del restauro e ricostruzione della fabbrica di detto oratorio ad istanza del divoto popolo di Bornate, il quale coraggiosamente si accinse all'opera nell'anno 1749. Certo indizio del Culto di Bornate a S. Bernardo si ha nell'affresco di S. Maria, che ne riproduce la figura e risale al principio del secolo XV. Parimenti nel libro dei Conti della parrocchia per l'anno 1685 si legge una spesa per tanti coppi per la cappella di S. Bernardo.
Si può quindi ritenere che in origine, forse verso la metà del secolo XVII, cioè poco dopo la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, siasi costruito solamente un pilone o anche una cappelletta sul colle, e che rovinata quindi dal tempo e dalle intemperie, siasi nel 1749 iniziati i lavori non solo di restauro ma anche di ampliamento, portando la cappelletta alle dimensioni dell'odierno oratorio.

c) L'ampliamento del 1749 - Fu il R. D. Alberto Negro che a tale effetto elesse a nome della comunità in detto anno due priori affinché una volta al mese facessero la colletta per il paese. Questa consisteva in vino, pane, uova, grano, canapa, e danari spiccioli, che venduti o Utilizzati direttamente secondo il caso, permisero di addivenire nel corso di pochi anni al restauro e ricostruzione della fabbrica di detto oratorio. I lavori furono ultimati solo nel 1767, sotto la reggenza di Don Carlo Francesco Torchio, il quale il 15 giugno tra lo sparo dei mortaretti celebrava per la prima volta la S. Messa nel nuovo oratorio con un'immensa partecipazione di popolo. Le pitture che risalgono a quell'epoca, e cioè la Madonna, S. Bernardo e S. Grato sono del Velatta di Celilo. La calce, i mattoni e persino l'acqua e la sabbia furono portati lassù dalla popolazione che nei giorni di festa, a funzione finita, prestava in tal modo l'opera sua gratuita a beneficio dell'oratorio. Vedi pag. 31 S. Bernardo punto panoramico.

d) La manutenzione della fabbrica - "Esposto, com'è, l'oratorio, ai venti e alle intemperie, non deve stupire se ogni tanto il libro dei conti registra spese di riparazioni tanto più che essendo discosto più di un'ora dall'abitato e in cima ad un colle di 700 m. ne portandosi lassù la popolazione se non due volte all'anno, torna un po' difficile la constatazione tempestiva dei guasti e l'apportarvi gli opportuni ripari. E' consolante però vedere, come la buona volontà dei priori e della popolazione mai lasciasse venir meno l'opera e i fondi necessari, onde far fronte a tutte le spese che anche d'urgenza si imponevano".

e) Si celebrano due feste all'anno: La festa di S. Bernardo e quella di S. Rocco, con imponente concorso di popolo.


Tratto da:
Storia del Comune di Serravalle Sesia di Don Piolo Florindo - Stabilimento Grafico Fratelli Julini - Grignasco
Dicembre 1995


Foto

Oratorio di San Bernardo


IndirizzoIndirizzo: Esterna all'abitato - Frazione Bornate


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